Qualsiasi sarà la decisione definitiva della
Soprintendenza riguardo al cinema-teatro B. Gigli abbiamo la coscienza
di avere fatto, insieme ad altri, un intervento dovuto nell'interesse
della città, della sua memoria, del suo passato ed anche del suo
futuro. Abbiamo portato alla luce l'intenzione inutilmente distruttiva
con la quale è stato concepito il "progetto piazza" e l'atteggiamento
di quanti sono incapaci di pensare ed agire davvero in grande. Abbiamo
portato alla luce l'appiattimento su strumentali conti economici che,
di fatto, spianano la strada agli interessi privati sulla piazza più
importante della città. L'attuale "progetto piazza" è indifendibile
anzitutto perchè non progetta "una piazza" e per avere
pregiudizialmente omesso ogni presupposto riguardo al possibile riuso
e restauro dei volumi esistenti (ex Municipio e cinema-teatro). Tutto
all'insegna della genericità, della alienazione di beni pubblici,
senza rincorrere il filo storico che lega e compone la città.
Continueremo a dire basta agli scempi della nostra piccola storia.
Grazie a quella parte di città che si è schierata con la volontà di
capire e difendere la sua storia. Questa città merita un
riconoscimento.
Lettera ricevuta:
Ma siete veramente certi che sia questa l'architettura
da salvare?
Questa la nostra memoria storica?
Non prendetevela a male ma per quanto mi riguarda faccio il tifo
perchè venga demolito il 98% di ciò che è stato edificato a partire
dal 1920 in poi..
Il nostro era il pese dei Michelangelo, dei Borromini, dei
Brunelleschi, dei Vanvitelli, Palladio, ecc. Tutti architetti non
laureati!
Quelle degli ultimi decenni sono solo delle "non architettute".
Io non mi batterei contro le demolizioni. Io mi batterei contro le
riedificazioni.
Questo è il mio pensiero.
Lettera di risposta:
Sfortunatamente e nel caso in questione per tentare di
impedire la riedificazione (e non solo) è necessario impedire la
demolizione (di un volume certamente più pregevole di quello previsto
nel progetto di riedificazione). Cari saluti