Abbiamo scritto sullo scorso numero dello "zio"
che la città, come la vita, è piena di imprevisti
e mutazioni. La riproduzione della città è come un
parto. Si sa come si nasce e non si sa come si diventa.
Qui da noi la città si allarga e un'altra città sparisce.
La città che si allarga è imperniata su lottizzazioni,
zone edili, viabilità veicolare e, pudicamente, passeggiate
al mare come il lungomare sud.
La città che sparisce lo fa prima lentamente negli anni '50/'60
(fosso dell'Albero, Villa Bernetti, Fontanella, Parco di Villa Murri),
poi più velocemente con la lista degli "ex":
- ex F.I.M., è prevista la lottizzazione;
- ex Orfeo Serafini;
- ex Villa Murri, è rimasto solo il corpo centrale;
- ex Borgo marinaro, trasformato da un piano particolareggiato;
C'è rimasta solo Villa Barucchello grazie all'acquisto da
parte del Comune 15 anni fa circa, un'acquisizione oggi impensabile.
E tra pochi giorni l'amministrazione deciderà definitivamente
per l'abbattimento del Municipio e per la costruzione di 6 palazzi
sul Serafini.
Chi, tra noi lettori, avendo una casa costruita 45 anni fa da un
famoso progettista (arch. Castelli che ha firmato anche il palazzo
comunale), ben mantenuta, la demolisce?
Chi, tra le persone di buon gusto, avendo un parco davanti al mare,
ne cementifica la metà? E' questo che sta succedendo con
urgenza immotivata, senza che nessuno abbia visto i disegni o abbia
valutato la congruità finanziaria.
Nessuno deve stupirsi perché le aggressioni e distruzioni
dell'ambiente avvengono solitamente e come in questo caso nel rispetto
delle leggi. Anzi quanto più si distrugge rispettando le
leggi, tanto più si è bravi.
Porto S. Elpidio ha certamente necessità di sistemare decorosamente
piazza Garibaldi ma con un'operazione equa, trasparente e motivata
sotto il profilo urbanistico, architettonico e finanziario.
Invece ci viene riproposta senza la foglia di fico dell'inquinamento
la stessa ben conosciuta vicenda della F.I.M.. si demolisce e si
lottizza. Oltre 1500 cittadini hanno con petizione richiesto di
non costruire sul Serafini e salvare l'ultima piazza a mare di tutta
la costa adriatica. La stessa cosa ha chiesto Venditti durante il
suo concerto per S. Crispino. Risultato meno di zero.
Legambiente promuoverà ogni iniziativa utile che consenta
la costruzione della nuova piazza Garibaldi ed il mantenimento di
tutto il verde del Serafini.
P.S. Per incominciare proponiamo di rimettere al suo
posto il vecchio cancello del Serafini buttato in un angolo del
magazzino comunale.
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